Viaggio alla scoperta di uno dei vini rossi del Monferrato più noti e apprezzati. Non il più raffinato, ma estremamente piacevole e beverino: il Dolcetto
Il Dolcetto è un vino del Monferrato di colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. L’uva con la quale è realizzato è naturalmente ricca di tannini di bassa acidità, che gli conferiscono un gusto estremamente morbido. Non è di fatto quasi mai dotato di una gradazione alcolica elevata, il che lo rende un vino molto beverino e delicato.
A differenza di altri vini del Piemonte meno conosciuti fuori regione, come il Grignolino, il Dolcetto del Monferrato gode di una notorietà di tutto rispetto anche all’estero.
Il nome che gli è stato conferito potrebbe subito far pensare ad un vino dal gusto dolce, ma di dolcezza non ve n’è nemmeno l’ombra. Si tratta infatti di vino secco dal sapore di medio corpo, equilibrato e armonico.
Assaggiandone invece un chicco d’uva matura, è subito possibile rendersi conto di quanto sia tra una delle più zuccherine e succose che ci siano. Alcune teorie sul nome del Monferrato Dolcetto DOC vedono proprio la dolcezza dell’uva come plausibile spiegazione.
Il Dolcetto: un po’ di storia
Secondo altre ipotesi sull’etimologia di questo rosso piemontese, al Dolcetto può essere stato dato questo nome in quanto derivante da una parola dialettale della zona, “duset”. Questo termine tradotto significa dosso o collina, probabile riferimento al territorio della zona del Monferrato.
Le uve Dolcetto fanno la loro prima apparizione scritta nel 1953, in un documento rinvenuto nel comune di Dogliani, nella provincia di Cuneo. In questo testo si richiamavano i coltivatori a non sprecare i chicchi d’uva raccogliendoli prima che fossero ben maturi.
Tuttavia, per poter trovare le prime testimonianze scientifiche certe sull’esistenza del vitigno del Dolcetto Monferrato, dobbiamo procedere fino al 1798. In quest’anno, infatti, il Conte Giuseppe Nuvolone Pergamo, vicedirettore della Società Agraria di Torino, ne descrisse le qualità e caratteristiche.
Circa quarant’anni più tardi, il botanico Giorgio Gallesio creò un’approfondita descrizione riguardo al Dolcetto del Monferrato all’interno del suo libro Pomona Italiana, trattato degli alberi fruttiferi.
Per quanto riguarda invece il primo riconoscimento DOC, fu conferito al rosso piemontese nel 1972.

Mondano: il Monferrato DOC Dolcetto di Hic et Nunc
Il Dolcetto proposto da Hic et Nunc prende il nome di Mondano. Questo vino deriva dalla vigna del Bricco, la più elevata della tenuta, situata presso gli appezzamenti di Mongetto.
Mondano è caratterizzato da un portamento classico e un carattere austero, e si differenzia da altri vini rossi per le sue eleganti note speziate. Grazie all’esposizione in pieno Sud e la presenza di suoli composti da bianche marne tufacee presso il vigneto di riferimento, questo Dolcetto del Monferrato è un puro concentrato di colore, gusto e profumi tipici di un vino profondo e intenso.
A tavola, Mondano è un compagno perfetto che non delude mai. Gli abbinamenti consigliati per questo Dolcetto di Hic et Nunc sono verdure saporite e formaggi, meglio se a breve stagionatura. È ottimo se accompagnato con piatti a base di carne, soprattutto derivante da selvaggina da piuma.
Mondano è il Dolcetto del Monferrato “allo stato dell’arte”, che dona un tocco d’eleganza in più a pasti quotidiani e brilla se accostato a piatti della tradizione piemontese.